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mercoledì 4 maggio 2011

Biennale a vendere ...




Per un strano meccanismo la Biennale di Venezia che era nata come una fiera artistica, in cui le opere si potevano vendere durante la rassegna, dagli anni 60 si è trasformata in un evento solamente espositivo simil culturale.

Ma in questi ultimi decenni lentamente si è tornati al commercio. In questi recenti anni alcune gallerie degli artisti selezionati, hanno aperto momentanei uffici per la vendita in riservati appartamenti del centro veneziano.

Recentemente già alcuni lavori ancora prima di essere “visti” son già stati venduti come quello di Yael Bartana artista israeliana ma che rappresenterà il Padiglione Polacco come indicato dall’inserto Arteconomy del Sole24 di sabato scorso, e di cui la Galleria di riferimento Annet Gelink conferma il sold out.

Pare quindi sensato domandarsi se non sarebbe più utile e realistico ritornare alla vendita diretta all’interno della Biennale stessa, in modo tale da far ricadere poi i costi dell’evento stesso sui privati che fanno queste attività e che già spesso devono coprire i costi di produzione, riconoscendone anche un merito.

Così si potrebbe alleggerire l’esborso del sistema pubblico che potrebbe dirottare queste risorse per altri eventi culturali e sarebbe più chiaro il rapporto tra cultura e mercato.

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